Un raid israeliano ha colpito la periferia sud di Beirut: ucciso un ricercato di alto profilo. Ecco di chi si tratta e il bilancio.
Il raid aereo condotto da Israele ha colpito duramente la periferia sud di Beirut, uccidendo un ricercato di alto profilo. L’attacco, avvenuto nell’area di Jamus, ha causato la morte di otto persone e il ferimento di altre 59, tra cui numerosi civili.
Raid a Israele: morto capo di Hezbollah
Come riportato da Ansa e altri media, il raid israeliano ha preso di mira un edificio situato nella roccaforte di Hezbollah, nella periferia meridionale di Beirut. L’obiettivo principale dell’attacco era Ibrahim Aqil, noto anche come Tahsin, capo della forza Al-Radwan, l’unità d’élite del gruppo militante sciita. Aqil, membro del Consiglio del Jihad di Hezbollah, era ricercato dagli Stati Uniti con una taglia di 7 milioni di dollari per il suo coinvolgimento in operazioni militari di alto livello. Le autorità libanesi hanno confermato che tra le vittime ci sono cinque bambini, un aspetto che ha ulteriormente aggravato la crisi umanitaria in corso.
L’emittente televisiva al Manar, vicina a Hezbollah, ha riportato che Israele ha sparato diversi missili contro l’edificio, causando gravi danni e molte vittime tra la popolazione civile. Fonti di sicurezza hanno confermato che il raid ha colpito un’area densamente popolata, provocando la morte di almeno otto persone e lasciando 59 feriti.
Chi era Ibrahim Aqil
Questo attacco rappresenta un’escalation significativa nella già complessa situazione tra Israele e Hezbollah, intensificando le tensioni lungo il confine tra Libano e Israele. Ibrahim Aqil, figura di spicco nel braccio armato di Hezbollah, aveva un ruolo cruciale nelle operazioni militari del gruppo, e la sua morte potrebbe innescare una reazione forte da parte del Partito di Dio. Era un alto comandante dell’unità di élite Radwan di Hezbollah e numero due di Fuad Shukr.